Castello Normanno
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Il Castello, ubicato nella parte più alta del centro abitato, fu costruito nella seconda metà dell'XI secolo dai normanni e con molte probabilità sorse su una preesistente costruzione bizantina. Il castello, dopo essere stato in parte demolito dalla popolazione che si ribellava ai soprusi del feudatario Egidio di Santoliceto, fu ristrutturato e modificato sotto il dominio Angioino. Quello che possiamo ammirare oggi di Maida è il frutto di un restauro eseguito ad opera degli Aragonesi. Possiamo ammirare l'elegante coronamento di beccatelli che gravano su un toro in pietra, le bocche da fuoco, i cantonali in pietra squadrata e il redendone che corre su tutto il perimetro, sotto il quale la struttura si presenta a scarpa. Questi elementi, tutti in pietra calcarea bianca, che spiccano sulla muratura di pietrame di medie e piccole dimensioni con una colorazione che va dal grigio alle sfumature del marrone, danno un tocco raffinato all'austera fortificazione. (Fonte FAI Fondo per l'Ambiente Italiano)
Nel paese sono ancora presenti i ruderi dell'antico castello. Esso era di forma quadrata con quattro torri agli angoli. Di una delle torri orientali è ancora ben distinguibile il corpo, anche se parzialmente nascosto da costruzioni moderne. È stato sede di una prigione, di cui esistono ancora alcune celle e la scala in ardesia. Il castello è stato, negli anni cinquanta, circondato da costruzioni moderne, che in parte lo nascondono. Il castello e Maida erano riforniti d'acqua attraverso un acquedotto, di cui fa parte l'arco di Sant'Antonio, restaurato negli anni novanta. Il paese era così attraversato da un corso d'acqua che alimentava un mulino con abbeveratoio all'entrata nord dell'abitato.